Applicazione dei coloranti negli alimenti: in conformità con gli standard nazionali

I coloranti alimentari svolgono un ruolo fondamentale nel migliorare l'attrattiva visiva di vari prodotti alimentari. Sono utilizzati per rendere i prodotti alimentari più attraenti per i consumatori. Tuttavia, l’uso dei coloranti alimentari è soggetto a norme e standard rigorosi nei diversi paesi. Ogni paese ha le proprie normative e standard relativi all’uso dei coloranti alimentari e i produttori alimentari devono garantire che i coloranti utilizzati soddisfino gli standard di ciascun paese in cui vengono venduti i loro prodotti.

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Negli Stati Uniti, la Food and Drug Administration (FDA) regola l’uso dei coloranti alimentari. La FDA ha approvato una gamma di coloranti alimentari sintetici considerati sicuri per il consumo. Questi includono FD&C Red No. 40, FD&C Yellow No. 5 e FD&C Blue No. 1. Questi pigmenti sono utilizzati in un'ampia gamma di prodotti alimentari, comprese bevande, dolciumi e alimenti trasformati. Tuttavia, la FDA stabilisce anche dei limiti sui livelli massimi consentiti di questi coloranti in diversi alimenti per garantire la sicurezza dei consumatori.

Nell’UE, i coloranti alimentari sono regolamentati dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA). L’Autorità europea per la sicurezza alimentare valuta la sicurezza degli additivi alimentari, compresi i coloranti, e stabilisce i livelli massimi ammissibili per il loro utilizzo negli alimenti. L’UE approva una serie di coloranti alimentari diversa da quella degli Stati Uniti e alcuni coloranti consentiti negli Stati Uniti potrebbero non essere consentiti nell’UE. Ad esempio, l’UE ha vietato l’uso di alcuni coloranti azoici, come il giallo tramonto (E110) e il Ponceau 4R (E124), a causa di potenziali problemi per la salute.

In Giappone, il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare (MHLW) regola l’uso dei coloranti alimentari. Il Ministero della Salute, del Lavoro e del Welfare ha stabilito un elenco di coloranti alimentari consentiti e il loro contenuto massimo consentito negli alimenti. Il Giappone ha una propria serie di colori approvati, alcuni dei quali potrebbero differire da quelli approvati negli Stati Uniti e nell'UE. Ad esempio, il Giappone ha approvato l’uso del blu gardenia, un pigmento blu naturale estratto dal frutto della gardenia e non comunemente utilizzato in altri paesi.

Quando si tratta di coloranti alimentari naturali, c’è una tendenza crescente a utilizzare pigmenti vegetali derivati ​​da frutta, verdura e altre fonti naturali. Questi colori naturali sono spesso considerati alternative più sane e rispettose dell'ambiente ai colori sintetici. Tuttavia, anche i pigmenti naturali sono soggetti a normative e standard nei diversi paesi. Ad esempio, l’UE consente l’uso dell’estratto di barbabietola come colorante alimentare, ma il suo utilizzo è soggetto a normative specifiche riguardanti la sua purezza e composizione.

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In sintesi, l’applicazione dei pigmenti negli alimenti è soggetta a rigide normative e standard nei diversi paesi. I produttori alimentari devono garantire che i colori utilizzati soddisfino gli standard di ciascun paese in cui vengono venduti i loro prodotti. Ciò richiede un'attenta considerazione dell'elenco dei pigmenti approvati, dei livelli massimi consentiti e di eventuali normative specifiche relative al loro utilizzo. Che siano sintetici o naturali, i coloranti alimentari svolgono un ruolo importante nell’attrattiva visiva degli alimenti, per questo è importante garantirne la sicurezza e il rispetto delle normative a tutela della salute dei consumatori.


Orario di pubblicazione: 28 agosto 2024